Sabato 23 novembre si è tenuta la cerimonia di assegnazione del Premio Giovanni Lorenzin, promosso dall’omonima organizzazione in memoria del collaboratore scomparso nel 1992. Il premio sostiene giovani laureatə per lo sviluppo di progetti di cooperazione internazionale incentrati sulla gestione sostenibile delle risorse idriche nei Paesi del Sud del mondo.

Tra i progetti vincitori, il progetto “Yaku Kasway, Allpa Sumaq, Agua Viva Tierra Fértil”, presentato da Anna Cantoni, volontaria del Servizio Civile Universale con ASPEm presso la sede di Cochabamba, Bolivia. Anna, laureata in Ingegneria Energetica all’Università di Trento, aveva già affrontato il tema della gestione dell’acqua durante la sua tesi di laurea in Guatemala, svolta nell’ambito del programma TALETE, in collaborazione con ASPEm e l’associazione CDRO.

Il progetto presentato sarà sviluppato grazie alla collaborazione di ASPEm Bolivia con il suo partner locale Yachay Chhalaku, con l’appoggio dellə ragazzə attualmente in Servizio Civile Universale: coinvolgerà la comunità rurale di Tutimayu, nel territorio di Sacaba, dove Yachay Chhalaku opera attraverso l’iniziativa Apoyo Escolar per offrire allə bambinə della comunità uno spazio sicuro non solo per studiare, ma anche per sviluppare competenze trasversali. Le attività proposte includono percorsi artistici, musicali, sportivi e iniziative legate alla cura dell’ambiente e all’agricoltura.

Il progetto “Yaku Kasway, Allpa Sumaq” ha l’obiettivo di valorizzare le risorse idriche locali, in un’area che si trova ad affrontare gravi problemi di gestione dell’acqua a causa dell’eccessivo sfruttamento, dell’inquinamento, del consumo di suolo e del cambiamento climatico, attraverso la riqualificazione di un bacino artificiale già esistente nei pressi dell’Apoyo Escolar. È prevista l’installazione di un sistema di irrigazione a goccia, che consentirà di irrigare tre parcelle agroecologiche dimostrative e un orto didattico. Questa tecnologia, efficiente e sostenibile, non solo ridurrà gli sprechi idrici, ma rappresenterà anche uno strumento educativo per i giovani e le giovani della comunità. Infatti, il progetto include inoltre un programma di educazione ambientale che combina teoria e pratica, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sull’importanza della conservazione dell’acqua e sulla gestione sostenibile delle risorse naturali. 

Grazie al suo approccio partecipativo e alla sua sostenibilità, l’iniziativa è stata giudicata pienamente in linea con gli obiettivi del Premio Giovanni Lorenzin, distinguendosi per il suo impatto positivo e duraturo sulla comunità locale.

Quest’anno ASPEm partecipa ai Corpi Civili di Pace (CCP), strumento concreto di cittadinanza attiva che fornisce a giovani interessatə l’opportunità di operare in contesti internazionali complessi, contribuendo alla tutela e promozione di varie forme di giustizia sociale. Nato nel 2014 come programma sperimentale del Dipartimento delle Politiche Giovanili, il programma offre la possibilità di impegnarsi in Italia e all’estero in azioni di pace non governative, con l’obiettivo di intervenire in aree di conflitto e zone colpite da emergenze ambientali. 

L’iniziativa punta a rafforzare il ruolo delle nuove generazioni nel promuovere la pace e i diritti umani su scala globale; ma partecipare significa anche formarsi professionalmente in mediazione, gestione dei conflitti e cooperazione internazionale, sviluppando competenze fondamentali per chi aspira a lavorare nel settore della diplomazia o del terzo settore. 

Il progetto di ASPEm, in Bolivia

ASPEm da il via al progetto “Promozione dello sviluppo sostenibile e della resilienza comunitaria nelle regioni di Cochabamba, Sucre e Sacaba in Bolivia – 2025”: in Bolivia, il contesto ambientale è segnato da una crisi profonda, aggravata da cambiamenti climatici, deforestazione e pratiche insostenibili nella gestione delle risorse naturali. Questa situazione critica alimenta tensioni sociali e culturali che si manifestano in forme di conflitto indiretto tra le comunità locali, le popolazioni indigene e le autorità, con effetti significativi su vari aspetti della vita sociale, economica e politica delle persone coinvolte. In questo contesto, l’intervento dei Corpi Civili di Pace si propone di sostenere le comunità nella prevenzione e gestione dei conflitti, favorendo il dialogo e promuovendo la coesione sociale per un futuro più stabile e inclusivo.

Nell’ambito del programma dei Corpi Civili di Pace, ASPEm invierà 4 volontariə nelle sedi dei suoi partner a Sucre e Sacaba:

Attività dellə due volontariə destinatə a Sucre, presso la Fundación Pasos

  • Formazione e inclusione sociale: organizzare incontri per riconoscere e denunciare messaggi d’odio; supportare la popolazione infantile in contrasto all’abbandono scolastico.
  • Partecipazione politica: facilitare incontri per promuovere la partecipazione politica; supportare nelle formazioni sui diritti legati al territorio.
  • Sostenibilità ambientale e gestione delle risorse: realizzare attività di riforestazione; promuovere pratiche agricole sostenibili per garantire sicurezza alimentare e accesso equo all’acqua.

Attività dellə due volontariə destinatə a Sacaba, presso l’associazione Yachay Chhalaku

  • Partecipazione politica e diritti: supportare il personale locale nell’organizzazione di incontri sulla partecipazione politica; sensibilizzare le comunità sui propri diritti.
  • Sviluppo agricolo e gestione delle risorse: supportare nella formazione delle comunità nella gestione e valorizzazione dei prodotti agricoli; contribuire alla creazione di sistemi di raccolta dell’acqua e irrigazione; partecipare alla pianificazione territoriale basata su pratiche agricole sostenibili.

Per maggiori dettagli sul progetto e sulle modalità di partecipazione, scarica qui la scheda del progetto, visita il sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili o scrivici a ccp@aspem.org.

Hai tempo fino alle ore 14:00 di lunedì 23 dicembre 2024 per presentare la tua candidatura qui.

Ti aspettiamo!

Riforestazione per il futuro del Parco Tunari

Sabato 16 novembre 2024, i volontari del progetto VEUS, nell’ambito degli European Solidarity Corps, hanno collaborato con l’ong boliviana Armonía in un’importante attività di riforestazione nel Parco Tunari, un’area comunale di rilevante valore ecologico nella regione di Cochabamba. Armonia si occupa di conservazione ambientale e che collabora con ASPEm sia nei progetti di volontariato che in differenti attività nell’ambito del progetto SANAPI. L’iniziativa è il risultato di accordi e di una stretta collaborazione con la comunità di San Miguel (Quillacollo), costruita nel tempo per rispondere alle necessità del territorio e alla sua tutela.  L’attività ha visto la partecipazione attiva di 50 famiglie con la piantagione di 20.000 piantine di specie autoctone, fondamentali per la restaurazione del territorio. Sono state piantate 11.000 Kewiña (Polylepis subsericea), 4.000 Lloke (Kageneckia lanceolata) e 5.000 Kesuara (Buddleja coriacea). Queste specie vegetali, selezionate per il loro ruolo cruciale nel ripristino degli ecosistemi locali, contribuiscono alla rigenerazione del suolo, al miglioramento delle risorse idriche e al rafforzamento della biodiversità.

Uno degli obiettivi principali di Armonía è la salvaguardia della biodiversità locale, con un’attenzione particolare alla protezione dell’habitat naturale di numerose specie, soprattutto quelle avifaunistiche. Nel contesto dell’area di Cochabamba, i programmi di riforestazione promossi da Armonía mirano a tutelare specie minacciate come la Monterita Cochabambina (Poospiza garleppi), un piccolo passeriforme la cui sopravvivenza è seriamente compromessa dall’intervento umano e dalla progressiva distruzione delle foreste del Parco Tunari. La riforestazione di specie arboree autoctone, come la Kewiña, è essenziale per ricostruire l’habitat di questa e di altre specie in pericolo, garantendo loro un ambiente idoneo per il sostentamento e la riproduzione.

Da oltre tre anni, Armonía opera insieme alla comunità di San Miguel per implementare un programma di restaurazione che ha già apportato numerosi benefici, tra cui il miglioramento dei sistemi di irrigazione e dell’approvvigionamento idrico. Questo intervento rientra nell’ambito di Acción Andina, un progetto internazionale che si propone di preservare e restaurare le foreste montane delle Ande, affrontando le sfide del cambiamento climatico e sostenendo le comunità locali attraverso soluzioni ecologiche. 

Grazie ad ASPEm, Armonía e alla collaborazione con le comunità locali, questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti per la tutela degli ecosistemi del Parco Tunari e delle sue specie simbolo.

Consegna casse api native ad Aiquile

Sabato 23 Novembre, in occasione della visita di Sarah Cigna Palacios, rappresentante della Fondazione Slow Food, sono state consegnate 50 casse per la produzione di miele di api native ad alcuni dei membri di CORACA, associazione di produttori e produttrici di miele di Aiquile. I membri di CORACA hanno partecipato a quattro incontri di formazione, tenuti da Roly Martinez, tecnico della Fundación Pasos, con la quale il progetto SANAPI lavora nelle aree del Chaco di Chuquisaca.

Grazie a questa collaborazione e interscambio con la Fundación Pasos, che lavora con api native da diversi anni, sono stati formati, sia dal punto di vista teorico che pratico, 50 tra produttori e produttrici. La consegna di queste casse è soltanto un primo passo verso la produzione del miele di meliponas ad Aiquile, che il progetto SANAPI supporterà ancora per un anno, con l’obiettivo di creare un presidio Slow Food e rafforzare le capacità di commercializzazione della CORACA. 

La presenza di Sarah è stata l’occasione per aggiornare CORACA sull’evento Terra Madre, al quale hanno partecipato due membri dell’associazione, oltre che essere un momento di dialogo in merito ai prossimi passi che verranno intrapresi nel marco del progetto SANAPI. Siamo certə che il compromesso e volontà di collaborazione dimostrato dai membri di CORACA porterà ad ottimi risultati e che già a partire dal prossimo anno potremo degustare miele di melipona di Aiquile.

Siamo felici di condividere la recente visita in Bolivia di Nicola, progettista di ASPEm. Nicola ha avuto l’opportunità di monitorare e visitare due importanti progetti che stiamo realizzando. I primi giorni del viaggio sono stati dedicati alla visita e alla partecipazione ad alcune attività parte del progetto “Famiglie Contadine Resilienti in Bolivia: l’Agroecologia come base per un’alimentazione sana e sostenibile”, che mira a sostenere le famiglie rurali nei municipi di Tarija e San Lorenzo, nel dipartimento di Tarija, con un focus particolare sulla lotta alla fame e alla malnutrizione. Il progetto si propone di raggiungere l’autosufficienza alimentare attraverso pratiche agroecologiche, che favoriscono la coltivazione di cibi nutrienti e l’integrazione di tecniche agricole più sostenibili. Successivamente Nicola ha visitato Cochabamba e Monteagudo, per visitare e monitorare i progressi del progetto SANAPI. La visita ha costituito un’opportunità per conoscere meglio alcune delle molte comunità di intervento e sentire in prima persona le testimonianze dei beneficiari. 

Questi interventi, che mirano a promuovere la sicurezza alimentare e la resilienza nelle aree rurali del paese, sono supportati rispettivamente dall’8×1000 dello Stato Italiano e da AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Entrambi i progetti vogliono dimostrare come l’agroecologia non solo rappresenti una soluzione per contrastare la fame, ma anche un valido strumento di sviluppo sostenibile e di empowerment per le comunità. Il nostro impegno prosegue con determinazione e, grazie al sostegno di tutti voi, confidiamo di poter portare avanti questi progetti, contribuendo a costruire un futuro più sicuro, sano e autosufficiente per le famiglie boliviane.

Una piccola delegazione dell’ufficio di ASPEm Cochabamba, formata da Marco Perego, coordinatore del progetto SANAPI, e dalle volontarie in servizio civile Anna e Aurora, ha affiancato il valutatore esterno durante la visita per il monitoraggio intermedio dell’iniziativa nel Chaco di Chuquisaca. La visita si è svolta dal 19 al 24 settembre nelle comunità rurali delle province di Monteagudo e Villa Vaca Guzmán, dove la Fundación Pasos, partner di ASPEm nel progetto SANAPI, sta implementando le attività previste.

La visita è stata ricca di incontri che hanno portato a conversazioni approfondite in merito all’avanzamento delle attività, ai punti forti, ma anche deboli, dell’iniziativa. L’obiettivo era proprio quello di intavolare discussioni aperte e sincere sia con le istituzioni con cui ASPEm e Fundación Pasos stanno collaborando, sia con le beneficiarie e i beneficiari. Il progetto SANAPI è giunto a metà del suo percorso; è stato quindi importante conversare con tutte le persone coinvolte per ottimizzare la qualità delle attività nel tempo di implementazione rimanente e consolidare i risultati già raggiunti.

È stato piacevole e stimolante visitare le comunità in cui, negli ultimi mesi, sono stati introdotti sistemi familiari per la raccolta dell’acqua piovana, utili per l’irrigazione a goccia nelle parcelle agroforestali. Queste parcelle avranno la funzione di scuole di campo, aperte a tutte e tutti coloro che vorranno visitarle per imparare a creare la propria parcella. Il lavoro della Fundación Pasos è particolarmente rilevante nel campo dell’apicoltura e della meliponicultura (allevamento di api senza pungiglione). I risultati di questo impegno sono stati visibili alla FEXIMONT, fiera produttiva del municipio di Monteagudo, dove le apicoltrici e gli apicoltori hanno presentato e venduto miele e prodotti derivati dal miele, come bevande, dolci e cosmetici, ottenuti sia da api mellifere che da api native.

Durante la visita è emerso il notevole lavoro dei tecnici della Fundación Pasos, i quali hanno dimostrato un forte impegno verso le comunità, che conoscono in modo approfondito, e una grande dedizione alle attività dell’iniziativa. L’accoglienza e il calore che hanno dimostrato le comunità durante la visita sono segno del grande rapporto di fiducia e stima reciproca che si è instaurato.

Speriamo di poter tornare presto a Monteagudo per continuare a lavorare in sintonia con i compagni e le compagne Chaqueñe.

Il progetto SANAPI ha recentemente vissuto momenti molto significativi con la visita in Italia di una delegazione di personale tecnico e apicoltrici boliviane. Questa iniziativa si inserisce in un quadro di progetto che intende rafforzare la produzione apistica sostenibile in Bolivia, con un focus particolare sulla biodiversità e la sostenibilità ambientale. Il progetto, attivo nei dipartimenti boliviani di Chuquisaca e Cochabamba, è incentrato sulla promozione di una gestione sostenibile delle risorse naturali (clicca qui per scoprire di più sul progetto).

La delegazione ha visitato la sede di ASPEm a Cantù, per conoscere il nostro staff e alcune realtà agricole locali, al fine di creare occasioni di scambio culturale e di competenze tecniche. Durante la loro permanenza sul nostro territorio, le apicoltrici hanno avuto l’opportunità di visitare le aziende agricole La Runa e Agape, con le quali hanno condiviso buone pratiche legate all’agricoltura, all’agroecologia e all’apicoltura biologica. In questo contesto sono stati organizzati anche un incontro istituzionale con ApiLombardia, organizzazione chiave nel mondo dell’apicoltura locale e nazionale, e visite presso i laboratori dell’Università di Milano – partner di ASPEm – dove vengono analizzati i mieli prodotti in Bolivia nell’ambito del progetto.

Il progetto è stato protagonista di una partecipata serata conviviale organizzata presso la sede della nostra associazione, dove la comunità locale ha avuto modo di conoscere le storie delle persone e delle comunità coinvolte attraverso testimonianze dirette.

PARTECIPAZIONE A TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO 2024

La partecipazione a Terra Madre Salone del Gusto 2024, a Torino, è stata un’altra tappa cruciale della visita della delegazione: questo evento internazionale, organizzato da Slow Food, rappresenta uno dei più importanti appuntamenti mondiali dedicati alla cultura del cibo sostenibile. Qui il progetto SANAPI è stato protagonista di una conferenza incentrata sulle proprietà e le caratteristiche del miele di api Meliponas, una varietà di famiglie di api autoctone boliviane, caratterizzata dall’assenza di pungiglione. Questa produzione, di grande valore ed estremamente limitata, unisce sostenibilità, tradizione e innovazione, rappresentando un esempio concreto di come il progetto SANAPI stia contribuendo alla valorizzazione dei prodotti locali e alla protezione della biodiversità. Marco Perego, coordinatore del progetto per ASPEm, ha aperto l’evento, seguito da contributi di espertə internazionali come Jeronimo Villas Boas (Slow Food International), Armando Delgado Fernandez e Edith Martinez Guerra (Fundación Pasos). L’evento si è concluso con la diffusione dei risultati preliminari delle analisi dei mieli effettuate dall’Università di Milano.

Nel corso della manifestazione è stato poi organizzato un momento di formazione incentrato sull’analisi sensoriale del miele, dedicato specificamente alle apicoltrici di SANAPI, per cui ringraziamo la Dottoressa Lucia Piana, figura di estremo rilievo nel campo dell’apicoltura ed esperta formatrice e divulgatrice in termini di valutazione della qualità e riconoscimento delle diverse varietà del miele.

Il progetto SANAPI è finanziato da AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e co-finanziato dalla Fondazione Prosolidar.

Il 23 settembre, in occasione del 67º anniversario del Municipio di Tiquipaya, ASPEm è stata insignita, insieme a tutte le organizzazioni coinvolte nel progetto SANAPI, del premio “Salomón Romero”. Il riconoscimento è stato assegnato nella categoria Ecologia, rimarcando il lavoro e l’impegno del progetto nel rafforzare iniziative di gestione ambientale e sistemi di produzione che promuovono la protezione del bosco e delle risorse idriche nel territorio di Tiquipaya, in particolare nella zona della Subcentral 13 de Agosto, situata nel Parco Nazionale Tunari.

Alla cerimonia d’onore hanno partecipato il consiglio municipale di Tiquipaya, il sindaco Juan Pahuasi e rappresentanti di diversi comuni della regione. La cerimonia si è svolta tra discorsi celebrativi, esibizioni di danze folkloriche e consegna di premi al merito.

Per ASPEm e tutte le organizzazioni partner è un grande onore ricevere un riconoscimento di questo calibro durante una ricorrenza così importante per il Municipio di Tiquipaya. Continueremo a lavorare con la stessa energia per tutelare il Parco del Tunari, in collaborazione con il municipio e le altre istituzioni attive sul territorio.

 

Nel Sud della Bolivia, sulle sconfinate Ande al limitare con l’Argentina, dove il cambiamento climatico prolunga di anno in anno la stagione secca, ASPEm promuove lo sviluppo sostenibile e combatte la vulnerabilità alimentare.

È partito a gennaio 2024 il nuovo progetto, supportato dai fondi dell’8×1000, in collaborazione con la ONG locale RENACC, che offre supporto alle remote comunità contadine del dipartimento di Tarija. Le attività svolte sono tante e varie e tutte hanno come obiettivo finale quello di assicurare l’accesso ad alimenti sani e nutrienti ai beneficiari e alle beneficiarie delle 12 comunità contadine aderenti al programma e non solo. Sono molte le sfide quotidiane che i produttori agricoli di questo angolo di mondo affrontano ogni giorno: carenza di acqua, alte spese per pesticidi e fertilizzanti industriali, impoverimento del suolo, desertificazione e così via. Da qui scaturisce la necessità di instaurare un sistema produttivo alternativo e contrastare la migrazione forzata dalle aree rurali a quelle urbane. Tale fenomeno, infatti, è un fortissimo sintomo dell’insostenibilità del sistema agricolo attuale, che non offre un futuro certo a chi in questa terra è nato e cresciuto.

Nascono quindi vari cicli educativi che ASPEm e RENACC propongono sul territorio. Uno di questi, rivolto ai produttori agricoli, tratta della preparazione di fertilizzanti e pesticidi naturali che incrementano la salute del suolo e possono essere prodotti in casa a basso prezzo. E ancora, le lezioni di cucina salutare ed empowerment femminile attraverso il cibo, che coinvolgono le donne delle comunità; i cicli di conferenze con i consumatori sulle pratiche di sostenibilità e il mantenimento di orti casalinghi; le campagne di informazione mirate ai decision-makers, per poter mostrare i benefici e la fattibilità della conversione all’agricoltura biologica. In questa catena capillare di diffusione di buone pratiche e informazioni, le scuole non possono che essere coinvolte. Il progetto, infatti, include anche lo sviluppo di menù salutari in collaborazione con una nutrizionista e la costruzione di piccoli orti scolastici.

Ma il progetto non si limita solo a questo, sono tante le attività svolte sul campo a supporto diretto dei produttori: dalla costruzione di bacini di raccolta dell’acqua, all’introduzione di nuove fonti di reddito, come l’allevamento di piccoli animali e l’apicoltura. Dalla costruzione di una banca del seme in collaborazione con l’Università di Tarija, al supporto tecnico per la conversione al biologico certificato SPG (Sistemas Participativos de Garantía).

Insomma, il lavoro da fare è tanto, ma le attività svolte stanno già portando i loro frutti, grazie all’esperienza dello staff di RENACC e ai volontari e alle volontarie del Servizio Civile Universale, che ogni anno supportano questa realtà locale. Oltre ai risultati che possono essere misurati con numeri e indicatori, il successo di un progetto si può intuire dal coinvolgimento dimostrato dai beneficiari. La consapevolezza dell’importanza di sistemi agricoli sostenibili è alta e spesso ciò che frena il cambiamento è la mancanza di informazione e mezzi economici per attuarlo. ASPEm e RENACC sono sulla buona strada per sopperire a queste mancanze e contribuire al miglioramento della qualità di vita e sicurezza alimentare di queste zone.

Nelle ultime settimane sono iniziate le consegne di piantine per la creazione di appezzamenti agroforestali nelle comunità beneficiarie del progetto SANAPI. I sistemi agroforestali (SAF) promuovono la diversificazione delle colture, l’adozione di pratiche agricole prive di sostanze chimiche e l’integrazione con la foresta. Questi sistemi contribuiscono a una produzione agricola sostenibile, sana e a basso impatto, aiutando le famiglie rurali ad adattarsi agli effetti del cambiamento climatico. Inoltre, consentono l’integrazione armoniosa delle diverse attività produttive degli agricoltori, rendendo gli appezzamenti un complemento della foresta e garantendo una produzione efficiente e sostenibile a beneficio delle famiglie coinvolte.

Parallelamente, presso la piccola “Escuelita de Cuenca” all’aperto della comunità di Pihusi, situata sopra Cochabamba, si sono tenuti i primi laboratori sulla gestione dei bacini idrici. La Escuelita de Cuenca è un modello in scala ridotta del grande bacino idrografico che circonda Pihusi. Qui, ragazzi e ragazze delle scuole elementari e medie hanno partecipato a dei laboratori all’aperto durante i quali hanno potuto apprendere sul campo le varie pratiche di cura dei bacini idrografici. Durante i laboratori, i ragazzi e le ragazze si sono cimentati sia in attività pratiche che piccole lezioni frontali, apprendendo argomenti chiave come i principali bacini idrografici della Bolivia, come identificare i bacini secondari utilizzando la rete idrica mappata in QGIS, il ciclo dell’acqua e le pratiche di gestione dei bacini. Al centro, il messaggio che l’acqua è un diritto umano fondamentale, evidenziando l’importanza di condividerla e gestirla collettivamente.

 

Il 10 agosto, ASPEm ha accolto con entusiasmo nove nuovə volontariə che si sono unitə ai nostri progetti in Bolivia. Sei di loro sono arrivatə a Cochabamba per lavorare con il progetto SANAPI, dedicato allo sviluppo sostenibile nelle comunità rurali, mentre i restanti tre si dirigono verso Tarija per collaborare con RENACC.

A Cochabamba, i sei nuovə volontariə contribuiranno al progetto SANAPI, impegnandosi in attività chiave come il miglioramento delle pratiche agricole e la promozione di tecniche di gestione delle risorse naturali. Nel frattempo, i tre volontariə a Tarija lavoreranno con RENACC su progetti mirati a sostenere la sovranità alimentare per lo sviluppo delle comunità locali. La loro esperienza ed entusiasmo saranno fondamentali per rafforzare il lavoro di ASPEm e dei suoi soci locali nel lavoro con le comunità.

All’inizio di settembre i volontariə sono statə in visita presso la casa dell’ambasciatore d’Italia in Bolivia, Fabio Messineo, con il quale hanno potuto conversare in merito alla situazione socio politica attuale del Paese. Inoltre, sono state affrontate tematiche legate alla sicurezza ed é stato sottolineato il ruolo che i volontariə hanno come ‘rappresentanti’ dell’Italia in Bolivia. L’incontro, accompagnato da ottimo cibo italiano, è stato anche un momento di incontro e confronto con alcuni civilisti di altre istituzioni che prestano servizio in Bolivia durante quest’anno.

Siamo entusiastə di avviare questa nuova fase con il supporto di Anna, Aurora, Lucia, Lara, Riccardo, Tommaso, Ilaria, Gaia e Pierluigi. Il  loro arrivo è per noi significativo, e siamo certə che il loro lavoro avrà un impatto positivo e duraturo.

Un caloroso benvenuto allə nostrə nuovə volontariə! Grazie a tuttə per il continuo sostegno e per essere parte di questo entusiasmante percorso verso un futuro più sostenibile,

ASPEm