Da sempre ASPEm riconosce nei Popoli e negli individui i protagonisti del cambiamento e dello sviluppo che si vogliono generare tramite i progetti attuati in ogni area di lavoro, dall’Educazione alla Cittadinanza Globale alla Cooperazione allo Sviluppo. Con l’obiettivo di valorizzare i vissuti di questi protagonisti e per favorire conoscenza, scambio e consapevolezza sui temi delle migrazioni e dello sviluppo sostenibile, nell’ambito dei progetti “Sottosopra di Storie Migranti” e “Piccoli Semi, Grandi Opportunità” ASPEm ha raccolto e diffuso le storie di migranti e operatori di accoglienza dello scenario europeo e le esperienze delle famiglie contadine in Bolivia.
Storie di volontari
Storie di volontari,
Sottosopra di Storie Migranti
Sottosopra di Storie Migranti, realizzato da ASPEm e cofinanziato da Fondazione Migrantes, mira ad ampliare e valorizzare la componente di dialogo che scaturisce dall’ascolto, per favorire il superamento dei pregiudizi, la promozione della coesione sociale tra comunità differenti e l’inclusione delle comunità migranti, alle quali si desidera dare voce attraverso canali e linguaggi espressivi diversificati e innovativi e, in particolare, tramite il racconto diretto delle proprie storie. Il racconto di sé che si intende promuovere ha l’obiettivo di valorizzare e non disperdere quel patrimonio culturale di cui i migranti sono portatori, fornendo contemporaneamente ai cittadini un canale di conoscenza e comprensione dell’Altro e supportando la raccolta, la conservazione e la valorizzazione di storie migranti che possano mostrare, senza intermediazioni e filtri, la complessità delle dinamiche di migrazione e accoglienza in atto.
Piccoli Semi, Grandi Opportunità
Piccoli Semi, Grandi Opportunità realizzato da Aspem in Bolivia a partire dal 2018, ha favorito lo sviluppo agricolo, economico e sociale delle famiglie contadine locali con l’obiettivo di contribuire alla sicurezza alimentare e allo sviluppo locale delle comunità rurali dei dipartimenti di Tarija e Cochabamba; ha migliorato le loro condizioni di vita e rafforzato il prezioso ruolo delle donne e delle giovani generazioni che promuovono l’agroecologia come approccio ad una produzione familiare sostenibile per il consumo di cibo sano e a km0.
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