A una persona che non mi conosce mi presenterei così, semplicemente: Io sono Chindapie Jannot, sono del Camerun, ho 33 anni. Vivo in grecia per il momento.
Sai, la Grecia è il primo paese dove sono rimasto stabilmente, tra i paesi in cui stato in contatto con i bianchi. Sì, ho appreso molte cose: la cultura, la maniera di comportarsi… europea, per così dire.
Se la procedura segue il suo corso, perchè non rimanerci? Se si viene accolti, si rimane. Siamo in Europa, no? C’è benessere dappertutto.
Appena arrivato sull’isola di Samos, il primo corso a cui mi hanno chiesto di partecipare, era quello di lingua Greca. Ci avevano iscritto per cominciare due mesi dopo, ma sfortunatamente prima che due mesi potessero passare, il rifiuto [della mia domanda di asilo] era già arrivato. Bisognava liberare il campo e non avevo di certo la testa per pensare di studiare la lingua.
Più precisamente: non avevo più voglia di fare sforzi per imparare il greco, perchè sapevo che con me avevano chiuso. Cercano di spronare chi arriva ad apprezzare la cultura, ad adattarsi alla loro cultura, non si degnano di sapere se se lì da due settimane, un mese…
Quando arrivi da un viaggio difficile, non è molto accogliente: su dieci persone che incroci, forse due ti danno il buongiorno.
Anche se hai voglia, non ti aiutano.
D’altro…non saprei. Lo sai, qui in Grecia, a partire dal momento in cui esci dalla procedura, ti devi preparare a trovare molte porte chiuse. Una formazione, così come un lavoro: quando non hai i documenti, molti capi d’azienda non possono farti lavorare.
Ho capito che mi è richiesto di adattarmi. “Come vivere in società con gente di altre nazionalità?”, “Come accettare quello che piace a qualcuno, ma che io non condivido? se non sono dello stesso parere?” Quotidianamente mi viene chiesto di adattarmi.
Se penso alla situazione in cui mi trovo in questo momento, quando cerco di immaginare il futuro, penso che sarà ok.
Ho passato di peggio e sono ancora in piedi… il domani non potrà essere più difficile di quello che ho passato.
Sono fiducioso nel futuro.