Concluso il progetto “Amaranto Biologico”

A fine maggio 2019 si è concluso il progetto “Amaranto biologico: rafforzamento delle capacità di produttrici e produttori agricoli di amaranto a Tarija”.

Il progetto è stato realizzato insieme a RENACC Tarija e ha coinvolto 200 famiglie di produttori e produttrici dei municipi di San Lorenzo e Cercado (Tarija).

 

Il progetto che ha avuto una durata complessiva di 21 mesi ha conseguito 4 importanti risultati:

 

Miglioramento della produzione ecologica di amaranto

L’avanzamento nel tema di produzione agricolo è stato interessante. Un elemento importante che è stato introdotto è relativo alla gestione del suolo, come elemento di sostenibilità della produzione e miglioramento delle condizioni agroecologiche della zona di intervento.

Anche l’attivazione dei serbatoi d’acqua (ne sono stati realizzati 30) permetterà importanti miglioramenti. In particolare eviterà di attendere l’arrivo delle piogge per procedere alla semina, riducendo gli effetti negativi del cambiamento climatico.

 

Certificazione delle coltivazioni di amaranto

Il sistema SPG (sistema partecipato di garanzia per la produzione biologica) é stato attivato e la quasi totalità delle famiglie di APAT ha partecipato al processo di certificazione (124 famiglie).

 

Sviluppo della trasformazione e commercializzazione dell’amaranto

Riguarda nello specifico il funzionamento dell’impianto di trasformazione di Rumicancha che è stato attrezzato, è funzionante e si stanno producendo: torroni al cioccolato; amaranto soffiato; bevande fredde a base di amaranto, cup cake con farina di amaranto e mais; api e farina di amaranto. Le vendite si sono fortemente incrementate passando da circa 1.500 Bs al mese (circa 200 euro) del mese di luglio (prima di attivare le attività di commercializzazione) ad una media di 15.500 Bs ( oltre 2.000 euro) dei mesi seguenti.

 

Rafforzamento istituzionale di APAT (Organizzazione Economica Campesina) beneficiaria del progetto assieme alle famiglie che vi aderiscono

Nella parte di rafforzamento organizzativo, si sono ottenuti dei buoni risultati: si è dimostrato che il nuovo Direttorio é in grado di realizzare importanti vendite, che hanno fruttato, negli ultimi 8 mesi di progetto, circa 32.000 Bs. di utilità. Si è però deciso di non distribuirle, per rafforzare il capitale per il pagamento anticipato del prodotto della prossima raccolta, e per realizzare eventuali investimenti.

 

All’interno del progetto sono anche stati realizzati eventi di sensibilizzazione sulla parità di genere. Un ciclo di di 6 corsi specifici si sono svolti nella comunità di Cirminuelas portando all’empowerment di una quindicina di donne. Durante gli incontri si è discusso del ruolo della donna nelle comunità e si è visto anche l’aspetto di difesa dalla violenza di genere. È stato un lavoro difficile, viste le condizioni di condizionamento e violenza che dominano nella comunità (e in tutte le altre della zona) da parte degli uomini. Ma grazie a questi spazi di riflessione di sole donne, si sono cominciate a creare leadership, che hanno portato alla elezione di una di loro nel Consejo de la Mujer di Tarija, un’istanza di rappresentanza delle donne nel quadro della struttura municipale.

 

Il progetto ha ottenuto importanti risultati, rafforzando la struttura di APAT, le capacità di produzione agro-ecologica, la trasformazione di amaranto, e le possibilità di vendita associativa di prodotti trasformati. Ci sono sicuramente ancora vari aspetti da sistemare e migliorare, però in generale il risultato del progetto si può considerare positivo.

 

Il progetto è stato finanziato da CEI e cofinanziato da Fondazione Prima Spes.