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Competences + è una partnership strategica tra 4 partner europei: ADICE (France), EPN (Regno Unito), ASPEm (Italia) e Blinc (Germania).

Nell’ambito di questo progetto biennale, è stata creata un’applicazione mobile per venire incontro alle abitudini attuali dei giovani che gestiscono la maggior parte delle loro attività sui loro telefoni cellulari.

L’obiettivo dell’applicazione Competences+ è raccogliere l’esperienza di chi partecipa ad esperienze di mobilità internazionale. Durante i loro periodi al’estero saranno in grado di scattare foto, scrivere la loro storia e tenere il ricordo del loro progetto di mobilità direttamente sul telefono.

Al termine della mobilità internazionale, le esperienze e le testimonianze registrate dai partecipanti posson essere esportate direttamente dai loro telefoni in formato PDF.

Con l’idea di un diario di bordo, il portfolio di esperienze e testimonianze può essere utilizzato per raccontare il progetto di mobilità a futuri datori di lavoro.

L’applicazione Competences+ consente inoltre ai partecipanti di analizzare le competenze acquisite durante la loro mobilità e di valutare le esperienze professionali che consentono loro di sviluppare nuove competenze come esempi concreti da presentare durante colloqui di lavoro.

Nell’applicazione telefonica, i partecipanti avranno accesso diretto a varie schede informative utili per preparare il loro ritorno dal progetto di mobilità. In base agli obiettivi degli utenti (studio, ricerca di lavoro, creazione di imprese, ecc.), i fogli tematici presentano la situazione e le offerte disponibili nei quattro paesi partner del progetto.

Un opuscolo delle 8 competenze chiave dell’Unione Europea sulla formazione permanente è disponibile anche per il download alla fine della mobilità. Ogni partecipante può valutare le proprie competenze e il loro sviluppo e confrontarle prima e dopo la mobilità.

Ciò aiuterà i giovani a identificare le proprie competenze e risorse e a verbalizzarle per presentare le proprie esperienze.

L’applicazione, scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play, è disponibile in francese e inglese.

Nelle ultime settimane hanno preso servizio gli ultimi 3 volontari del progetto SuD HAV.

Con Marta, Edoardo e Cristina, sono 9 i giovani partiti con ASPEm grazie al programma EU Aid Volunteers.

Marta resterà fino ai primi di luglio 2019 a Shianda, villaggio nella regione del Kenya Occidentale, a supporto dei progetti di sviluppo comunitario dell’associazione Wefoco. 

 

Anche Edoardo ha cominciato un periodo di servizio di 6 mesi; in Bolivia contribuirà alle attività di sensibilizzazione e tutela dei minori della Fundación Munasim Kullakita.

 

Cristina invece collaborerà per 9 mesi con Aprodeh alla formazione  del personale locale nell’ambito della scrittura e gestione di progetti.

 

Da sinistra, Edoardo, Cristina e Marta durante la formazione prima della partenza

Altri 12 EU Aid Volunteer verranno inviati in Palestina, Bolivia, Perù, Kenya, India e Nepal a partire da giugno con il progetto SuD HAV 2.

 

Il 19 giugno 2019 si è svolto a Milano il seminario di avvio del progetto Green School, che ha coinvolto circa 200 persone tra insegnanti e attori del territorio lombardi.

Dopo i saluti istituzionali, alcune reti già attive e vincenti in Lombardia hanno condiviso la propria esperienza in ambito ambientale e di sostenibilità, portando esempi concreti e utili ai presenti (i materiali sono consultabili qui).

 

Le attività del progetto Green School sono state introdotte da Alfredo Somoza, presidente di CoLomba, che ha messo l’accento su come il tema della salvaguardia dell’ambiente e la tutela dei diritti umani siano strettamente connessi. Per questo motivo, Green School si inserisce perfettamente nei progetti di Educazione alla Cittadinanza Globale in Lombardia.

Abbiamo avuto ottimi riscontri dalle scuole a cui è stato proposto Green School e siamo fiduciosi di poter continuare con questo spirito con la promozione e la prima programmazione delle attività, insieme a tutti i partner.

Roma, 21 gennaio 2019

Comunicato stampa

Di fronte all’ennesima tragedia nel Mediterraneo, a chi scappando dall’inferno della Libia trova la morte a pochi chilometri dalle coste europee; di fronte a coloro che ancora strumentalmente accusano le ONG di voler far invadere il nostro Continente, quando invece, come in questo caso, è intervenuta la Marina italiana ed un mercantile a dare soccorso, e di fronte a una Guardia costiera libica, che ancor oggi riceve l’appoggio dal nostro Governo, e che dichiara di essere in avaria!

Di fronte a quanto sta accadendo FOCSIV e i suoi Soci non tacciono. Anzi invitano le organizzazioni della società civile, le parrocchie, i quartieri, i Comuni, a dichiararsi porti aperti. Porti aperti alla responsabilità umanitaria come risposta alla sofferenza umana, porti aperti per offrire sostegno e accoglienza. Porti sul nostro territorio, come esempio per centinaia di porti aperti in tutta Europa, nei paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del mondo tutto, di quello che ancora si definisce semplicemente umano.” ha dichiarato Gianfranco Cattai, Presidente FOCSIV.

Tutte le accuse di collusione tra ONG e trafficanti sono cadute nel vuoto. Nel frattempo, si susseguono nuovi allarmi di imbarcazioni alla deriva con carichi di persone riconsegnate alla Libia. Mentre Malta, Italia e l’Europa tutta, si sottraggono al dovere umanitario e di coscienza: di salvare vite umane, in un balletto di cinico scarico di responsabilità.

 

La questione non sono le ONG, è la guerra, l’insicurezza, la detenzione dei migranti in centri di tortura, la collusione tra milizie, trafficanti e guardia costiera libica. L’irresponsabilità di governi indifferenti, cinici o, peggio, anch’essi collusi con le milizie locali per assicurarsi le fonti petrolifere, chiudendo gli occhi di fronte alle atrocità dello schiavismo e dello sfruttamento.

 

Sta in questo il fallimento del Governo italiano e dell’Unione europea.

 

L’unica soluzione è una forte pressione della comunità internazionale per costituire centri di accoglienza degni di questo nome, per dar seguito ai corridoi umanitari e alle operazioni di reinsediamento da attuare con qualsiasi paese civile, africano, europeo, di altri continenti, che si dichiari disposto a dare asilo.

E questo si può e si deve fare se viene data applicazione al Global Compact per i Rifugiati (già firmato dall’Italia, e di cui nessuno parla) e a quello per le migrazioni, che il Parlamento italiano dovrebbe approvare senza se e senza ma, applicando con coerenza una politica estera fondata sui diritti umani e non sugli interessi economici.

 

Ufficio Stampa FOCSIV – Volontari nel mondo

Giulia Pigliucci 335 6157253  ufficio.stampa@focsiv.it

Valentina Citati comunicazione social 3495301102 comunicazione@focsiv.it

Marta Francescangeli Tel. 06 6877867  m.francescangeli@focsiv.it

ASPEm ha creato un modulo formative di 2 giorni per favorire l’accesso al mondo del lavoro attraverso la volarizzazione delle competenze acquisite durante periodi di volontariato o mobilità all’estero.

Il modulo è uno degli obiettivi di Competences+, un progetto Erasmus+, realizzato da ASPEm con l’associazione francese ADICE (capofila), la britannica EPN e la tedesca Blinc.

L’obiettivo della formazione è aiutare chi ritorna da un’esperienza di mobilità internazionale a inquadrare e presentare le competenze acquisite all’estero in vista della ricerca di un impiego.

 

I due giorni di formazione propongono attività che permettono ai partecipanti di definire in maniera precisa le competenze acquisite e di descriverle durante un colloquio di lavoro.

 

Con dinamiche e attività di gruppo ci partecipanti faranno un’analisi delle proprie esperienze professionali presenti e passate per riconoscere l’acquisizione di competenze concrete attraverso il confronto con gli altri.

 

Durante i due giorni di lavoro vengono anche proposti anche un’analisi del mondo del lavoro e alcuni esercizi pratici per identificare negli annunci di lavoro i requisiti di cui i candidati sono in possesso.

 

La formazione vuole quindi approfondire la conoscenza delle competenze professionali in ambito internazionale.

 

Dopo una presentazione generale, i partecipanti vengono coinvolti in attività con i seguenti obiettivi:

  1. Ricevere riscontri sull’esperienza di mobilità
  2. Aiutarli a verbalizzare le proprie esperienze
  3. Aiutarli a verbalizzare le possibili scelte future

 

Le principali attività comprendono:

  • Chi sono? Presentazione del proprio presente, passato e futuro
  • Cosa so fare davvero? Mi presento agli altri attraverso il mio bilancio delle competenze
  • Cosa posso fare ora con questa esperienza? Presentazione di opportunità di lavoro

 

Il modulo di formazione è disponibile a tutte le organizzazioni interessate e potrà essere incluso nelle regolari attività di accompagnamento al rientro da esperienze di mobilità.

Aperte le selezioni per 5 EU Aid Volunteer

ASPEm cerca 5 volontari umanitari da inviare per un anno in Perù presso Aprodeh e in Bolivia presso Fundación Munasim Kullakita.

In Perù, 2 volontari verranno coinvolti nelle attività di agroecologia di Aprodeh ad Abancay e Ayacucho, mentre il terzo volontario supporterà l’associazione nelle attività di sensibilizzazione sui diritti umani nella sua sede di Ayacucho.

In Bolivia, i 2 volontari verranno inseriti nei progetti di tutela dei minori gestiti da Fundación Munasim Kullakita nelle città di La Paz ed El Alto.

La descrizione delle posizioni e le istruzioni per candidarsi sono disponibili cliccando su ciascuna posizione:

  1. Agronomo – Ayacucho, Perù
  2. Agronomo – Abancay, Perù
  3. Comunicatore – Ayacucho, Perù
  4. Operatore sociale – La Paz/El Alto, Bolivia
  5. Psicologo/Educatore – La Paz/El Alto, Bolivia

É possibile fare domanda fino al 20/12/2018.

Il processo di selezione prevede un colloquio preliminare online (gennaio 2019) e un periodo di formazione (1 mese online e 2 settimane presenziali tra febbraio e aprile 2019) per valutare le competenze dei candidati. Prima della partenza, prevista per luglio 2019, i volontari dovranno partecipare ad una settimana di preparazione specifica presso la sede di ASPEm (maggio 2019).

L’invio è parte del progetto SuD HAV 2  (iniziativa EU Aid Volunteers).

Per maggiori informazioni scrivere a: enrica.valentini@aspem.org

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EVA è un progetto di capacity building nel quadro dell’iniziativa EU Aid Volunteers.

Il progetto coinvolge 10 associazioni, 3 europee, ASPEm, Apy (Spagna) e Adice (Francia), e 7 di paesi exra-UE, ASPEm Bolivia, ASPEm Perù, Centro de Promociòn de la Mujer Gregoria Apaza (Bolivia), GDCA – Ghana Developing Communities Association, Dejavato Foundation (Indonesia), Jeevan Rekha Parishad (India), e ASTICUDE – Association Thissaghnasse pour la Culture et le Dèveloppement (Marocco).

L’ambizione del progetto è quella di migliorare le capacità di gestione del volontariato delle organizzazioni coinvolte e di ottenere la certificazione per inviare e ricevere volontari attraverso il programma EU Aid Volunteers.

Obiettivi

  1. Assistere 7 organizzazioni di paesi terzi così che ottengano capacità considerevoli e la conoscenza riguardo il funzionamento degli Aiuti Umanitari ed i principi e il valore del volontariato.
  2. Assistere 7 organizzazioni di paesi terzi nella realizzazione di regole di sicurezza e di un progetto logistico per attestare la sicurezza negli interventi di Aiuto Umanitario.
  3. Assistere 7 organizzazioni di paesi terzi nella realizzazione della valutazione di necessità e nell’analisi situazionale per assicurare un intervento di volontariato rilevante in contesto di Aiuto Umanitario.
  4. Assistere 7 organizzazioni di paesi terzi in modo che sviluppino forti capacità e la conoscenza per ottenere capacità gestionali di alto livello in contesto di Aiuto Umanitario.
  5. Assicurare la visibilità del programma e la buona riuscita e diffusione dei risultati del progetto fornendo i mezzi per coltivarne l’impatto a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale.

Risultati attesi

  • Le 7 organizzazioni di paesi terzi hanno adottato i principi di Aiuto Umanitario nei propri standard operativi.
  • Le 7 organizzazioni dei paesi terzi hanno riconosciuto l’importanza del volontariato nello svolgimento delle loro attività e assicurano riconoscimento ai volontari.
  • Le 7 organizzazioni dei paesi terzi sono in grado di promuovere volontariato in loco e online.

 

Durata: 08/01/2018 – 15/12/2019

Beneficiari:

Operatori delle organizzazioni coinvolte che lavorano nell’area della gestione del volontariato.

 

Attività:

1 – Coordinamento tra organizzazioni di invio

2 – Scambio di esperienze e formazione tra organizzazioni di invio e accoglienza

3 – Certificazione come organizzazioni di invio e accoglienza di EU Aid Volunteers

4 – Promozione dell’iniziativa EU Aid Volunteers

 

Finanziatori:

il progetto è co-finanziato dall’Unione Europea.